sabato 31 ottobre 2009

Un giovane sguardo sul nostro tempo

Foto : http://www.artedanzae20.com/web1/index.htm

22 ottobre 2009, ore 11.00: si alza il sipario sul Gd’a Lombardia per il primo vero faccia a faccia tra i 5 autori selezionati che, nella bella cornice dello spazio Al 3 di via Cezanne, si sono passati il testimone nel primo degli incontri in serbo per loro.
Più calma questa volta per il quintetto, senza l'ansia della clessidra e dello sguardo giudicatore della commissione, più tempo per esibirsi e per cominciare a far emergere la propria personalità e le suggestioni che hanno ispirato il lavoro.
Sono molto diversi i cinque protagonisti e va da sé che lo siano anche i loro progetti, ma comune è il punto di partenza: il nostro tempo. Più o meno esplicitamente, volutamente o non, tutti traggono spunto dalla vita e dalle esperienze quotidiane per metterne in scena una metafora, un’allegoria, o semplicemente un’allusione.
C'è Valentina Sordo che con il suo Stop...and go affronta in scena con (auto)ironia e comicità un susseguirsi di imprevisti che le impediscono di danzare la partitura preparata, proprio come i casi della vita ci costringono ad andare altrove, a deviare il nostro percorso, a cambiare i nostri obiettivi.
C'è la danza di KANE. I love Socrate che indaga sulla ricerca di una libertà espressiva all’interno di un codice predeterminato, e non è certo troppo forzato individuare nella rigidità del cubo di Rubik, da cui prende spunto Mattia Castelli, le regole imposte del mondo attuale che appianano le differenze come fossimo tutti another brick in the wall (citazione forse scontata, ma calzante).
Simile sorte anche per la compagnia Contrappunti di Vittoria Brancadoro con Bug’s game, un gioco delle pulci in cui ironia e drammaticità si confondono come nella vita che ci vede tutti un po’ pulci all’interno di un percorso tracciato per noi da qualcun altro.
Esulano leggermente Silvia Alfei e Sara Catellani. La prima con Sonic hh-a, incuriosita dai meccanismi della comunicazione cellulare, della relazione corpo – mondo esterno, vuole indagare sul continuo senso di reazione e cambiamento che si manifesta nell’incontro di due entità viventi, siano essi cellule o esseri complessi. Sara Catellani, con un lavoro ancora orfano di un titolo definitivo, vuole approfondire invece il rapporto con la lingua scritta e non.
Il viaggio è appena iniziato, di strada ce n’è tanta prima di arrivare alla finale del 26 aprile che decreterà il vincitore e ci sarà tempo per conoscere meglio i magnifici cinque…
Non mancano i compagni di viaggio che sosterranno e guideranno i ragazzi e che hanno mosso i primi passi con loro: Enrico Coffetti di Cro.Me, pronto a dispensare consigli su video che possano nutrire i lavori dei ragazzi e Saul Beretta di Musicamorfosi, i primi due volti di una rete di rapporti che il Gd’a tesserà attorno ai nostri 5 gidini.
E adesso si comincia a fare sul serio…

venerdì 16 ottobre 2009

e si comincia....

il 13 ottobre 2009
si sono conclusi i lavori di selezione per il progetto Gd’a Lombardia,
ringraziamo Elisa Vaccarino, Franca Ferrari, Susanna Beltrami e Luca Scarlini per il supporto al progetto e per la competente partecipazione.

Al termine di tutte le votazioni sono stati selezionati i seguenti progetti:
Vittoria Brancadoro, con il progetto Bug’s Game
Mattia Castelli, con il progetto Kane.ilovesocrate
Sara Catellani, con il progetto Incipit
Silvia Alfei, con il progetto Sonic hh-a
Valentina Sordo, con il progetto Stop… and Go


Abbiamo assegnato le seguenti borse di studio che permetteranno ai
selezionati di seguire una parte del percorso del Gd’a.
Serena Marossi
Elisabetta Consonni
Andrea Butera
Francesca Telli-Marta Melucci

Auguriamo a tutti gli autori non selezionati di proseguire nella realizzazione dei loro progetti nella maniera migliore.
La rete Anticorpi XL attraverso la Vetrina Gd’a offre momenti di visibilità a tutti i giovani autori, rimaniamo disponibili al confronto e aperti alla condivisione.


La commissione:
Marino Pedroni, Massimo Carosi, Annamaria Onetti
Ringraziamo il Pim e tutti i partners del progetto per la disponibilità.

giovedì 15 ottobre 2009

le selezioni: 10 minuti per un sogno


Tanto hanno avuto a disposizione il 13 ottobre i giovani partecipanti alle selezioni lombarde del progetto Gd’a – Giovane Danza d’Autore. Una trentina i progetti proposti da altrettanti artisti o compagnie che si sono succeduti sulle tavole del palcoscenico del PIM di via Tertulliano per un vero e proprio tour de force durato sino all’imbrunire.


E se ne sono viste delle belle. Sì, perché le idee e le suggestioni che hanno spinto i ragazzi a partecipare erano delle più disparate: dissertazioni filosofiche e regole della fisica, capolavori della letteratura e postulati religiosi, senza dimenticare la politica, l’arte, la comunicazione, la vita quotidiana e chi più ne ha più ne metta. Risultato? Un vero e proprio calderone di pensieri in musica (e gesti) che non ha mancato di coinvolgere, emozionare, a tratti divertire la giuria, incaricata dell’ardua sentenza: scegliere i 5 progetti che il Gd’a accoglierà sotto le sue ali.

E la danza? La danza è stata la vera protagonista; ha unito i ragazzi negli attimi prima di esibirsi, in un clima carico di adrenalina e speranze, grinta e ambizioni; ha permesso di condividere l’uno con l’altro le emozioni e il desiderio di intraprendere il viaggio che il Gd’a offre loro: un tutoraggio formativo che accompagnerà i giovani selezionati in un percorso dall’idea alla messa in scena, cucendo su ogni progetto l’abito più adatto.

E’ stato curioso sentire come alla fatidica domanda: “Cosa ti aspetti dal Gd’a?” tutti i partecipanti, così diversi per provenienza geografica e artistica, esperienze ad aspirazioni, abbiano condiviso la stessa risposta: possibilità. Possibilità di avere i mezzi, il supporto, il sostegno che altrimenti, forse, non potrebbero avere; possibilità di confrontarsi con altri artisti, con altri punti di vista, altre professionalità che li affiancheranno durante il percorso. Possibilità di crescere, farsi conoscere e mostrare il proprio lavoro al pubblico.

E allora non resta che augurare buon viaggio…