sabato 10 aprile 2010

La parola a Serena Marossi

Questa volta è uno dei borsisti, Serena Marossi, a parlare un po' della sua esperienza al Gd'A..


"Il Gd’A è agli sgoccioli e, anche se a distanza, sento l’agitazione che cresce per la serata finale del 26. Approfitto di questo spazio di riflessione sulla mia esperienza da borsista all’interno del premio, per fare un grosso in bocca al lupo a tutti quanti!

Credo sia importante, al termine di un percorso, guardarsi indietro e fare un punto su ciò che si è fatto, vissuto, capito, raccolto o perso.

Grazie al bando sento che il mio progetto è cresciuto e ha preso strade che io non avrei mai pensato o osato. intraprendere. Il confronto, lo scambio, il mettersi alla prova hanno arricchito la mia idea originale.

Alle volte mi sono sentita un po’ persa sotto una pioggia di consigli e stimoli, ma poi tutto si è condensato magicamente attraverso il lavoro di prova in sala. Anche solo assistere alle discussioni sui progetti degli altri, mi ha fornito spunti e appigli. E’ stato interessante veder crescere ad ogni tappa i work in progress di tutti.

Il Gd’a, inoltre, mi ha permesso di allacciare nuove collaborazioni, fra cui quella con il danzatore Andrea Valfrè e con il musicista Alberto Boccardi, che hanno contribuito a portare nuova vita al progetto.

Son felice di aver potuto concludere la mia esperienza con una dimostrazione aperta al pubblico nella serata del 27 febbraio a Bergamo. Dance in progress è stata l’occasione non solo per mostrare ad un pubblico i nostri lavori in fase di costruzione, provandoli in scena, ma anche per dare visibilità alla giovane danza d’autore, che stenta a trovare spazi di espressione nella mia città. L’organizzazione stessa della serata è stato un momento fortemente formativo. Credo che per un danz’autore di oggi sia fondamentale riuscire a comprendere e a gestire anche l’aspetto organizzativo degli eventi di danza. Autore, quindi, non solo artefice di ciò che avviene sulla scena, ma anche attivo nel creare occasioni di visibilità per la danza contemporanea nella società di oggi. A Bergamo ho potuto verificare anche la fatica del momento organizzativo, nella mediazione continua fra le diverse esigenze delle parti in gioco.

Nonostante le difficoltà, la giornata di prova e la serata stessa si sono svolte in un clima di forte collaborazione e sostegno reciproco e ringrazio le ragazze che hanno partecipato per essersi messe in gioco e in danza nella piccola Bergamo. Credo sia stata un’esperienza positiva per il gruppo e son contenta di aver potuto percorrere una parte del percorso Gda, anche se da semplice borsista.

In bocca al lupo ancora ai protagonisti ora!"


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